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Visualizzazione dei post da 2013

La Top Ten degli antidepressivi più usati e dannosi del mondo.

Come riporta il Time, la top ten è la seguente: 10. Desvenlafaxine (Pristiq) – Un antidepressivo che agisce sulla serotonina e la noradrenalina. Il farmaco e 7.9 volte più propenso, rispetto altri, ad esser associabile con episodi di violenza. 9. Venlafaxine (Effexor) – Un antidepressivo che tratta i disordini di ansia. É 8.3 volte più propenso, rispetto altri farmaci, ad essere associabile ad episodi di violenza. 8. Fluvoxamine L(uvox) – Appartiene al gruppo degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), 8.4 volte più propenso, rispetto altri farmaci, ad essere associabile ad episodi di violenza. 7. Triazolom (Halcion) –Appartenente alla classe delle benzodiazepine usato per il trattamento dell’insonnia, 8.7 volte più propenso, rispetto altri farmaci, ad essere associabile ad episodi di violenza, 6. Atomoxetine (Stratter) – Usato nei casi di ADHD, disturbo da deficit di attenzione e iperattività, 9 volte più propenso, rispetto altri farmaci, ad essere

Se questo è un test...

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Un'altra dimostrazione della TOTALE inadeguatezza della diagnosi di positivita all'HIV. Questo è un altro test che dovrebbe verificare la presenza di RNA virale... Leggete attentamente. Venghino Si'ori... Venghino...

Il Prof. Gallo avrebbe ammesso la scarsa fedeltà dell'assioma HIV=AIDS?

Lasciamo perdere per un attimo che non è stato purificato proprio niente, Robert Gallo ha ammesso davanti al Giudice che L’HIV NON E’ LA CAUSA DELL’AIDS? L'avvocato a Gallo : "Lei aveva trovato l’hiv in 48 persone su 119, cioè il 40%?"  Gallo : "Sono d'accordo"   L'avvocato : "E' d'accordo sul fatto che l'isolamento dell'HIV soltanto dal 40% dei pazienti non costituisce la prova che l'HIV causa l'AIDS?"  Gallo : "Direi di sì, da solo, indipendentemente, un isolamento del 40% di un nuovo virus, direi che non è la causa".  A pagina 1300 Gallo ammette il fatto di riscontrare basse percentuali di positività nei soggetti con i sintomi dell'AIDS:  Avvocato : "Per gli adulti con KS (Sarcoma di Kaposi), del 30%; per gli adulti con infezioni opportunistiche da AIDS del 47%. Lei accetta le sue cifre?"  Gallo : "Accetto le cifre".  Nella pagina 1317 Gallo riconosce che non ha riscontrato

Uno yogurt al giorno, leverebbe l'HIV di torno?

CD4 detected from Lactobacillus helps understand the interaction between Lactobacillus and HIV. Su Y ,  Zhang B ,  Su L . Source Department of Microbiology and Immunology, Xinjiang Agricultural University, China. suyan3399@gmail.com Abstract Human immunodeficiency virus (HIV) preferentially infects and destroys CD4+ cells and leads to a gradual decline in the number of CD4 cells. Despite evidence that probiotics increase CD4+ T lymphocytes in patients with HIV/acquired immunodeficiency syndrome (AIDS) and lower the risk of HIV transmission, little is known about the detailed mechanism underlying these effects. In this study, we investigated the cell surface protein of Lactobacillus and its role in blocking HIV-1 transmission by lactobacilli. Using reverse transcription-polymerase chain reaction (RT-PCR), immunofluorescence, and flow cytometry (fluorescence-activated cell sorting, FACS), we detected the CD4 receptor on the surface of Lactobacillus. Monoclonal antibody (mA

Ma l'AIDS sarebbe un'epidemia?

Nessuno stato europeo considera l'AIDS un'emergenza epidemica, tanto è vero che anche in Italia è considerata solo epidemia di Classe III (perfino la sorveglianza epidemiologica della rosolia si trova in Classe II, quindi è considerata più rilevante).

Il vaccino che non vaccina

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Arriva l'influenza. Vaccinatevi gente, vaccinatevi. (Nessuna sperimentazione controllata ha dimostrato che il vaccino funzioni... E lo scrivono pure!!!)

Il test che non fa test(o)

Roche, l’azienda che produsse e vendette il test MONITOR RNA HIV-1 AMPLICOR incluse la seguente dichiarazione nel foglietto illustrativo della confezione del test: “Il test v1.5 MONITOR HIV-1 AMPLICOR COBAS non è stato sviluppato per essere adoperato come test di screening del sangue o degli emoderivati per accertare la presenza dell’HIV-1 o come test diagnostico per  confermare la presenza dell’i nfezione HIV-1”. Così, il test che gli esperti dell’HIV affermano di essere capace di identificare molecole di RNA specifiche dell’”HIV” non viene ritenuto capace di diagnosticare l’infezione da “HIV”. Giungo alla conclusione che questi test non abbiano senso nei termini della loro capacità per identificare l’RNA come appartenente all’”HIV”, tanto meno per misurare la “carica virale”. (VALENDAR FRANCIS TURNER)

Particelle & Particelle

Ogni genuina particella retrovirale deve contenere la stessa quantità di RNA e proteine, né più né meno. Questo significa che se noi consideriamo i diametri delle particelle indicate in due studi pubblicati (Gelderblom e Coll., Bess e Coll.), essi sono da 1,14 a 1,96 volte più grandi del massimo previsto per il normale HIV.  Tradotto in volumi, e confrontando con una particella con diametro di 120n M, le particelle degli studi franco/tedeschi hanno un volume 50% maggiore, quelle statunitensi addirittura 750% maggiore, incompatibile con la definizione di retrovirus! Anche se non è ammesso dagli autori, i dati dei due lavori citati contribuiscono a dimostrare che là dove doveva essere presente l’HIV puro, dell’HIV non c’è traccia.

Le proteine dell'HIV sono tutte e solo dell'HIV?

E giusto per fare chiarezza su alcune cose inerenti l'HIV, sarebbe bene sapere che le proteine che individua il Western Blot, sulla base delle quali vi dicono se siete o meno infetti da HIV possono essere PROTEINE VOSTRE! lo studio finora non confutato della Eleopulos e coll. dice che:  la gp 41 corrisponderebbe all’actina;   la p18 e la p24/25 alle due subunità della miosina (la p24 è la banda aspecifica ritrovata con maggior frequenza in soggetti “non infetti”);  la p32 sarebbe identica alla catena beta dell’antigene DR della classe di istocompatibilità II;   la gp120-160 non sarebbero nient’altro che oligomeri della gp41. Mi chiedo ancora perchè non esiste un "Gold Standard" nella diagnosi di questa infezione. Ma la domanda che mi faccio più frequentemente è:  Quest'infezione è stata scoperta o è stata inventata? Nel dubbio, continuo a studiare.

Sapevate che...

Sapevate che la lettura del test di conferma Western Blot, per sancire se un individuo ha HIV o meno, è di tipo visivo? Cioè è a discrezione dell'operatore che guarda le "bande" dire se il paziente ha o meno gli antigeni virali. E sapevate che il Consorzio statunitense per la Standardizzazione della Sierologia Retrovirale (CRSS) ha effettuato un controllo di qualità inviando 19 quote dello stesso siero a 19 laboratori di riferimento ed il confronto dei risultati ha dimostrato una strabiliante differenza del numero di bande e della loro intensità nelle diverse “striscie”? Come dire, laboratorio che vai, infetto ti trovi. E lo sapevate che    uno studio effettuato su dei cani e pubblicato nel 1990 su Cancer Research, Strandstrom e colleghi riportarono che 72 su 144 (50%) campioni di sangue di cani prelevati dall' Ospedale Veterinario dell’Università della California, e testati con il Western Blot reagivano con una o più proteine ricombinanti dell’HIV [gp120--21.5%, g